La Riserva di Vendicari

Se vi aspettate lidi attrezzati, lezioni di acquagym e cocktails da sorseggiare sdraiati sulla riva, cambiate meta!
Vendicari è una riserva protetta, vi si accede rigorosamente solo a piedi da uno dei quattro ingressi (no barca) e non ci sono bar. In cambio avrete mare incontaminato, spiagge di sabbia fine e bianca, uccelli migratori, tartarughe che vengono a deporre le uova e macchia mediterranea con qualche  pianta”intrusa” del Nord Africa.

E’ un luogo magico, puro, di una bellezza rara, lontanissimo dai rumori e dalla frenesia cittadina, e, come spesso succede in questa parte della Sicilia, un luogo dove si intrecciano storia, archeologia e una natura prepotente. Un luogo che deve essere  conservato intatto e per questo protetto. La riserva naturale orientata Oasi Faunistica di Vendicari è stata istituita nel 1984 dalla Regione Siciliana. Si trova tra Noto e Marzamemi e si estende per circa 1512 ettari.

I percorsi sono tranquillamente percorribili da tutti. Camminerete costeggiando il mare turchese, tra succulente, ginepro, tamerici e salicornie; finocchio di mare, cicoria spinosa, cespugli a cuscino di timo, di mirto e palme nane.

Un consiglio: sono stata a Vendicari tante volte, ma non l’ho saputa capire davvero finché non l’ho visitata con una guida faunistica, brava, preparata, capace di coinvolgere anche mia figlia di 9 anni. Contattatemi per informazioni.

I pantani: i pantani Piccolo, Grande, Roveto e i due minori (Sichilli e Scirbia, collegati al solo Roveto) sono separati l’uno dall’altro solo da poche decine di metri: essi rappresentano il fulcro della riserva. Tra i tre, solo il Pantano Piccolo non si prosciuga mai, neppure nei periodi di siccità, e ciò grazie alla presenza di sorgenti di acqua salmastra. Pantano Roveto è, invece, il più esteso e la foce che lo collega al mare è solitamente interrata.

I Greci: a sud della Riserva, poco distante dalla spiaggia di Marianelli, sono presenti alcune latomie (cave di pietra) del V sec a.C. utilizzate nell’antica città greca di Eloro per la costruzione di templi e monumenti; poco distante dalla Torre Sveva, in riva al mare, sono presenti delle vasche per la lavorazione del tonno, accanto alle quali è stata coperta anche una piccola necropoli. All’interno della Riserva è visibile anche un tratto dell’antica via elorina, che collegava la città di Eloro e Siracusa.

I Bizantini: sempre a sud di Vendicari, nella zona chiamata Cittadella dei Maccari, si può ammirare La Trigona, una delle più antiche chiese costruite in Sicilia, che come tutte le chiese dell’epoca è a pianta quadra con tre absidi, una cupola superiore e un’apertura a est cosicchè la luce della luna piena potesse entrarvi dando inizio alla santa Pasqua. A poca distanza ,vi sono diverse catacombe risalenti allo stesso periodo ed alcuni resti di abitazioni, segno di un’area densamente popolata.

Gli Aragonesi: la Torre Sveva, costruita probabilmente da Pietro d’Aragona, conte di Alburquerque e duca di Noto (1406-1438), è una fortificazione per segnalare e respingere gli attacchi dei pirati Saraceni e Barbareschi, che con le loro continue scorribande saccheggiavano sistematicamente centri abitati e campagne dell’isola.  Nel corso dei secoli la struttura venne rinforzata e rimaneggiata, fino ad assumere la forma attuale.

Età moderna: la Tonnara di Vendicari, detta anche Bafutu, venne costruita nel ‘700, supportata nella conservazione del tonno dalla presenza delle saline ed era una tonnara di ritorno, cioè una tonnara che pescava i tonni e gli sgombri che dopo la stagione degli amori ritornavano in mare aperto. Alternando periodi floridi a periodi di chiusura, la tonnara fu completamente ristrutturata nel 1914 per essere poi chiusa nel 1943, dopo lo sbarco degli alleati. Nell’isoletta di Vendicari, proprio di fronte la tonnara, c’erano l’abitazione dei Rais, il capo dei pescatori, dove viveva con la sua famiglia e quelle dei proprietari della tonnara. Oggi sono stati restaurati i ruderi diroccati dello stabilimento, i pilastri che ne sorreggevano il tetto, la ciminiera altissima e le case dei pescatori.

Birdwatching: la posizione geografica di Vendicari la rende un luogo ideale di sosta per gli uccelli migratori, che trovano un primo approdo dopo la migrazione primaverile lungo il mediterraneo e di conseguenza l’ultimo punto di ristoro prima dello svernamento autunnale.  Le acque dei pantani della Riserva, infatti, accolgono in gran numero le folaghe, cigni reali, oche selvatiche, fischioni, alzavole e germani reali, volpoche, aironi cenerini, sterne e grossi stormi di gabbiani reali, fenicotteri che grazie agli ultimi inverni miti hanno nidificato.

Fauna: oltre agli uccelli, a Vendicari sono presenti anfibi, come il rospo smeraldino, rettili e la tartaruga palustre siciliana. Sono inoltre tornate a nidificare le tartarughe Caretta Caretta: un segnale importante e un motivo in più per tutelare questa Riserva come un tesoro prezioso; tra i mammiferi sono invece presenti la volpe, il riccio, l’istrice e il coniglio selvatico.

Spiaggia di Calamosche: quando un siciliano originario di queste zone arriva ai Caraibi o su una spiaggia dell’Oceano Indiano, penserà sempre che il “suo” mare non è certo da meno! Calamosche è una caletta sabbiosa delimitata da due promontori rocciosi che fanno da riparo alle correnti, con il risultato di un mare sempre calmo e cristallino. Un’incantevole piscina naturale ideale per fare snorkeling .Nuotando verso la scogliera ai lati del golfetto, dove il fondale è più profondo, grotte, cavità e anfratti ospitano una variegata fauna marina. Vi si accede dalla Riserva con un percorso di circa 4 km, o dalla statale Noto-Pachino (SP19) dove troverete un ingresso dedicato; una volta arrivati al parcheggio attrezzato, bisogna percorrere un sentiero di circa un chilometro. Un piccolo sacrificio ampiamente ricompensato una volta arrivati, quando vi si aprirà davanti ai nostri occhi un luogo incantevole, un vero paradiso naturale!